La raccolta di opuscoli testimonia l'esistenza di una comunità di studiosi di scala europea ed di oltre oceano, in costante contatto fra loro nello scambio di idee e informazioni. Salvatore Cognetti de Martiis, (1844 – 1901), di ispirazione socialista, incentrò la sua analisi sul mercato, collocandolo in perenne equilibrio instabile. Con Cossa, Lampertico e Luzzatti espose il problema del ruolo economico dello Stato con lo scopo di armonizzare le sue funzioni con l'ordine naturale dell'economia.
Gli opuscoli digitalizzati appartengono al Laboratorio di Economia Politica che fu fondato nell'anno accademico 1893–1894. Allievi del Laboratorio furono, tra gli altri, Luigi Albertini, Luigi Einaudi, Pasquale Jannaccone, Attilio Cabiati, Giuseppe Prato, Antonio Graziadei, Riccardo Bachi, Eugenio Masè Dari, Emanuele Sella e Gioele Solari.
Parte degli opuscoli documenta le crisi monetarie nel secondo Ottocento e la necessità di una conferenza monetaria internazionale preliminare per stabilire i relativi valori legali delle monete d'oro e d'argento.
In quella congiuntura storica si riteneva legittimo un esercizio sovrano dell'intervento dello Stato, necessario a garantire il rispetto delle regole del gioco onde evitare quelle "asimmetrie" fra pubblico e privato che rischiavano di stravolgere il libero dispiegarsi delle "leggi naturali" dell'economia.

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